giovedì 29 ottobre 2015

Scusate il disturbo

Prove di trasmissione.

Stiamo eseguendo prove per l'impostazione del blog.
Dovremmo essere in dirittura d'arrivo, forse un piccolo ritocco nella versione finale.

mercoledì 28 ottobre 2015

Ed ora...Musicaaa!

Miguel Pallarez Dìaz:
Uno de los discos más brillantes de la fusión jazz-rock. No está próximo al jazz (como Weather Report-Pastorius) ni a los teclados Corea/Hancock, sino que tiene un sonido propio y original: guitarra+vibra y perc+vientos. Brillante Holdsworth (como siempre), y Pierre Moerlen hace el mejor solo de batería que escuché (dentro del Rock), solamente comparable al Toad (live)  de Ginger Baker en los 60 (en un género diferente). Gracias por subirlo. Thank you! 

Lascio parlare gli strumenti
                   



                                                                     
Sono in uno stato di grazia: la miglior fusion-progressive. Bene non possono mancare: Weather Report & Jaco Pastorius "Barbary Coast". Bravi e Belli                     
That's all! Buona notte Boyz!

martedì 27 ottobre 2015

Voglio Sapere!

Voglio sapere - l’invito di un’indiana della tribù degli Oriah (1890)



Non mi interessa cosa fai per vivere,
voglio sapere per cosa sospiri,
e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore.



Non mi interessa quanti anni hai,
voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per l'amore,
per i sogni, per l'avventura di essere vivo.

Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna,
voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita,
o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.

Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo,
se puoi ballare pazzamente e lasciare l'estasi riempirti fino alla punta delle dita,
senza cautela, senza realismo e senza pensare alle limitazioni degli esseri umani.

Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera,
voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso,
se puoi subire l'accusa di un tradimento e non tradire la tua anima.

Voglio sapere se sei fedele e quindi di fiducia.

Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni,
se sei capace di far sorgere la tua vita con la tua sola presenza.

Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, il tuo o il mio,
e continuare a gridare all'argento di una luna piena.

Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai,
mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due,
e fare quel che si deve fare per i bambini.

Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare fin qui,
voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco senza retrocedere.

Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove,
voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l'ha fatto.

Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso,
e se veramente ti piace la compagnia che hai in quei momenti vuoti.

Oriah


Non ho potuto fare a meno di copiarlo, per poterlo divulgare.

lunedì 26 ottobre 2015

L' Umana mente (ai più sconosciuta) n.1

  Una serie di racconti, pensieri, sogni, storie di vita.

Il Grigio sentire.
Ed il suo dolore diventava, giorno dopo giorno,quel filtro grigio ineludibile che scolorisce ogni nostro sentire e che ci “separa” dal resto del mondo e della vita. 

Il dolore esistenziale è profondo. 
Siamo noi povera gente “qualunque” che lo sottovalutiamo, ritenendolo più sopportabile del dolore fisico. 
E’ la Storia e la Tradizione della nostra povera cultura medica che ci fa credere “serio” un problema fisico e “una bagatella” un problema esistenziale. 
Non è così. 

E non è, secondo me, neppure vero che i problemi esistenziali siamo noi a procurarceli e che siamo solo noi responsabili se ce li teniamo o li superiamo. 
Molti dolori esistenziali ce li procurano gli altri e non ce li andiamo a cercare noi. 
E, soprattutto, non è opportuno colpevolizzare chi non trova dentro di sé le risorse per contrastarli e superarli. 

L' Umana mente (questa sconosciuta) n.2

La Bellezza è! n.1

di TOMMASO KEMENEY

Narciso baciò lo specchio dell'acqua e lo specchio dell'acqua fu riflesso nelle sue pupille, si persero uno nell'altro.
A noi invece tocca aprirci alle profondità siderali del bello. Come nelle Enneadi di Plotino, fino a che uno vede il bello come altro da sé non è ancora nel bello, ma se uno diventa "bello" nella sua interiorità, soltanto allora è in massimo grado "nella bellezza", uno stato di coscienza che interrompe il flusso inarrestabile del tempo ed in un lampo ci rivela la nostra illimitatezza, a noi stessi ignota.
L'arte, la poesia sono liberi da ogni interesse, sono finalità senza fine, trascendono e si oppongono ad un mondo di falsità, ad un universo taroccato.
L'arte e la poesia vere ci liberano dell'inessenziale e ci rivelano come il mondo dovrebbe, o comunque potrebbe essere. Nel flusso indifferenziato delle apparenze, il bello impone quella discontinuità che ospita le differenze necessarie per aprire sempre nuovi sentieri tendenti verso dimensioni utopiche.

L' Umana mente (questa sconosciuta) n.3

La Bellezza è! n.2

La bellezza è un'avventura. E l'avventura è certezza di vitalità, di passione progettante, di futuro da inventare. Il suo contrario è la deriva, ma è della bellezza che voglio parlare. L'avventura è il contrario della deriva. E' scelta, volontà, consapevole rischio. È mettersi in gioco, andare incontro allo sconosciuto, sperimentare senza paura, nuotare verso il largo. Individuare un cammino, un percorso, una meta. Irraggiungibile, certo. È sognare ad occhi aperti, e poi seguire le tracce ustionanti dei propri sogni. È camminare, cercare lontananze, propiziarsi incontri, accettare scontri, andare contro i draghi ed attraversarne il fuoco e l buio. È combattere. Aver chiara la differenza tra il bene e il male, che nella deriva si confondono in quel grigio ripugnante in cui molti preferiscono vivere, o meglio, non vivere. Non provarci neppure. L'avventura è il futuro intraveduto, mai conquistato del tutto ma inseguito con tutto l'amore di cui si è capaci.
La Bellezza è avventura proprio perché cercata.

Esiste una bellezza cercata dai sensi. È la bellezza sensuale. La bellezza luminosa di uno sguardo, la bellezza oscura di un culo, di un dettaglio fisico non comune (anche difetto per alcuni). Spesso il desiderio sensuale più travolgente nasce dal richiamo di un dettaglio, non di un insieme.

Esiste una bellezza cercata dallo spirito. È la bellezza etica. È quella di un gesto di *com passione, di una coerenza, di una fede nel nome della quale agire senza accecamenti, senza violenza, senza prevaricazioni. È la libertà che va innanzi tutto data prima che presa. È la generosità verso chi perde. È l'obbedienza ad un dovere riconosciuto come giusto, e per far trionfare la giustizia.

Esiste una bellezza cercata dall'energia. È la bellezza insurrezionale. La bellezza, come il mito, guida alla ribellione verso poteri illegittimi ed offensivi della dignità umana. La bellezza insurrezionale è sulle barricate, è cantare sotto le cannonate, è la Rivoluzione francese e la Comune di Parigi nel loro disegno e nel loro sogno, non nelle ombre e nel loro sangue versato.
È la nostra privata insurrezione contro noi stessi se cediamo al conformismo, alla massificazione, all'appiattimento.

Esiste infine una bellezza cercata dall'amore. È la bellezza metafisica. La più alta. È la bellezza della triade Nostalgia Bellezza Amore. Dalla nostalgia dell'amore per la bellezza è messa in movimento l'anima umana, invisibile alla ricerca... È proprio questo desiderio inappagato di bellezza e di amore che salva il mondo, lo rende abitabile ed umano, ogni giorno ogni momento.


*Cum- Patior
Nei secoli, la parola compassione prende forma sul concetto di pietà - una pietà che è quasi disprezzo. Eppure la sua radice, il significato originale dei suoi componenti è tanto più nobile, di respiro tanto più ampio. La compassione è la partecipazione alla sofferenza dell'altro. Non un sentimento di pena che va dall'alto in basso. Si parla di una comunione intima e difficilissima con un dolore che non nasce come proprio, ma che se percorsa porta ad un'unità ben più profonda e pura di ogni altro sentimento che leghi gli umani. E' la manifestazione di un tipo di amore incondizionato che strutturalmente non può chiedere niente in cambio.
Ed è la testa di ponte per una comunione autentica non solo di sofferenza, ma anche -e soprattutto- di gioia vitale, e di entusiasmo.

venerdì 16 ottobre 2015

Gatto Vorace

Vi presento Miro: Il Gatto, la cui voracità, è inferiore, solamente, alla sua fama di instancabile
cacciatore.

Spesso, anzi, tutte le volte che apparecchio le ciotole per Lui e per Sissi "oppure la Sissi" debbo per forza di cosa separarle.












Osservate come cerca, con forza, di guadagnarsi la ciotola.
Per poi spazzolare tutto con avidità.
Separo le ciotole e dilaziono il cibo in piccole porzioni, con una cadenza approssimativa di 5 minuti.











Altrimenti
ingurgita tanto in fretta da strozzarsi.

Se non eseguo la procedura Lui si strozza ed Io debbo pulire.


                                                                               Per far si che nulla si sprechi, i resti vanno ai pesci.
La Sissi avrà già pranzato? Dallo sguardo sembra proprio di si.




Miro terza piccola razione
Dimenticavo: quando ha fame, non si tiene!

giovedì 15 ottobre 2015

L'Utilità Inutile


Spesso i sentimenti di inadeguatezza derivano dal desiderio di utilità, spesso sento dire: "qualunque cosa faccia, non serve a niente".
 Se cerco di obiettare, per sfatare falsi miti, le risposte diventano più dettagliate: "Perché sforzarmi: i miei sforzi non danno frutti. I miei tentativi di cambiare qualcosa sono andati falliti. Per tanto che faccia non ne cavo niente. Ogni iniziativa a cui mi sono applicato si è rivelata inutile. Perché dovrei ancora, non vedo risultati positivi non vedo utilità"; ed ancora, refrain, manfrine e ritornelli.
Bene,
l'utilità non è la misura con cui si valuta l'agire significativo: il bene si mostra raramente come immediatamente utile.
 Il bene va scelto di per sé, senza sbirciare verso i successi ed i vantaggi "che potrebbero arrivarmi". Gli sforzi, le iniziative ed i tentativi positivi agiscono su di un piano che trascende la categoria del "gradevole" verso quella del "catartico".
Chi procede rettamente in ciò che ha senso non ha bisogno di alcun effetto evidente, dato che il suo animo si rigenera spontaneamente ma di nascosto, senza false ricompense momentanee.
Chi abbandona la fissazione sull'utilità è di nuovo abbastanza "Potente" per scegliere la possibilità più ricca di senso della propria esistenza quella che non gli frutterà nulla, anzi quella che sarà assolutamente infruttuosa, ma che proprio per questo potrà guarire la disperazione.




lunedì 5 ottobre 2015

Rientro nel campo

Sono veramente provato, stanco in questo periodo. E' una somma di piccoli lavori ed impegni.
 La vendemmia, prima da me poi da Zio (come si usa da sempre in campagna ci si scambia favori e mano d'opera) il post vendemmia, che merita un capitolo tutto per se.
Lavori di restauro in case di persone meno fortunate di noi, tutta una serie di visite ed esami per un piccolo malessere: è più lo stress, la fatica per gli spostamenti tra ospedali, le attese estenuanti, che l'incoveniente in sè. Altri impegni presi precedentemente, pulizie e lavori per la casa, 1 nuovo sistema operativo da studiare.
Forse mi sono anche dimenticato qualcosa.
Ma che bello vedere questi risultati.


Dispiace anche di poter condividere pochi risultati con Voi, per mancanza di tempo e sopratutto stanchezza. 
Vorrei 1) tante foto autunnali.2) Il dopo vendemmia in cantina.
Ultimo, ma non per questo meno importante: il gesto di Barani ad una parlamentare PentaStellata; un gestaccio sessualmente offensivo verso una Donna. Ma perché, se l'avesse fatto ad un Uomo cosa cambiava? 
E' forse meno cafone il gesto? Sono diverse le lacrime od il sangue? Sò di addentrarmi in un terreno minato, per questo forse se qualcuno prendesse la palla. Si ascolterebbero diversi punti di vista anche per cercar di fare chiarezza su questo moneto storico di transizione (è la storia in se stessa e l'essere umano per sua natura in transito) e provare a dare risposte, iniziando proprio dalla grande quantità di violenza, materiale e verbale, che ogni giorno  entra di prepotenza nella vita di chiunque.
 Chiudo per stanchezza, comprendo di aver mescolato troppe cose, forse è il risultato della lunga assenza. Baci e buona notte.
Oggi ho trovato un piccolo articolo su Ivan Graziani Ciao ad un grande!