lunedì 26 ottobre 2015

L' Umana mente (questa sconosciuta) n.3

La Bellezza è! n.2

La bellezza è un'avventura. E l'avventura è certezza di vitalità, di passione progettante, di futuro da inventare. Il suo contrario è la deriva, ma è della bellezza che voglio parlare. L'avventura è il contrario della deriva. E' scelta, volontà, consapevole rischio. È mettersi in gioco, andare incontro allo sconosciuto, sperimentare senza paura, nuotare verso il largo. Individuare un cammino, un percorso, una meta. Irraggiungibile, certo. È sognare ad occhi aperti, e poi seguire le tracce ustionanti dei propri sogni. È camminare, cercare lontananze, propiziarsi incontri, accettare scontri, andare contro i draghi ed attraversarne il fuoco e l buio. È combattere. Aver chiara la differenza tra il bene e il male, che nella deriva si confondono in quel grigio ripugnante in cui molti preferiscono vivere, o meglio, non vivere. Non provarci neppure. L'avventura è il futuro intraveduto, mai conquistato del tutto ma inseguito con tutto l'amore di cui si è capaci.
La Bellezza è avventura proprio perché cercata.

Esiste una bellezza cercata dai sensi. È la bellezza sensuale. La bellezza luminosa di uno sguardo, la bellezza oscura di un culo, di un dettaglio fisico non comune (anche difetto per alcuni). Spesso il desiderio sensuale più travolgente nasce dal richiamo di un dettaglio, non di un insieme.

Esiste una bellezza cercata dallo spirito. È la bellezza etica. È quella di un gesto di *com passione, di una coerenza, di una fede nel nome della quale agire senza accecamenti, senza violenza, senza prevaricazioni. È la libertà che va innanzi tutto data prima che presa. È la generosità verso chi perde. È l'obbedienza ad un dovere riconosciuto come giusto, e per far trionfare la giustizia.

Esiste una bellezza cercata dall'energia. È la bellezza insurrezionale. La bellezza, come il mito, guida alla ribellione verso poteri illegittimi ed offensivi della dignità umana. La bellezza insurrezionale è sulle barricate, è cantare sotto le cannonate, è la Rivoluzione francese e la Comune di Parigi nel loro disegno e nel loro sogno, non nelle ombre e nel loro sangue versato.
È la nostra privata insurrezione contro noi stessi se cediamo al conformismo, alla massificazione, all'appiattimento.

Esiste infine una bellezza cercata dall'amore. È la bellezza metafisica. La più alta. È la bellezza della triade Nostalgia Bellezza Amore. Dalla nostalgia dell'amore per la bellezza è messa in movimento l'anima umana, invisibile alla ricerca... È proprio questo desiderio inappagato di bellezza e di amore che salva il mondo, lo rende abitabile ed umano, ogni giorno ogni momento.


*Cum- Patior
Nei secoli, la parola compassione prende forma sul concetto di pietà - una pietà che è quasi disprezzo. Eppure la sua radice, il significato originale dei suoi componenti è tanto più nobile, di respiro tanto più ampio. La compassione è la partecipazione alla sofferenza dell'altro. Non un sentimento di pena che va dall'alto in basso. Si parla di una comunione intima e difficilissima con un dolore che non nasce come proprio, ma che se percorsa porta ad un'unità ben più profonda e pura di ogni altro sentimento che leghi gli umani. E' la manifestazione di un tipo di amore incondizionato che strutturalmente non può chiedere niente in cambio.
Ed è la testa di ponte per una comunione autentica non solo di sofferenza, ma anche -e soprattutto- di gioia vitale, e di entusiasmo.

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