domenica 2 agosto 2015

La mia Famiglia!

Una casa a due piani, ora che si avvicina la festa del 15 Agosto mi preparo ad una pulizia totale, si lo so in clamoroso ritardo rispetto alle consuetudini : ricovero vesti invernali e sopratutto una revisione generale della casa; partendo dal concetto minimalista della cucina e bagno, naturalmente la prima cosa è lo sgombero del superfluo. Per poi raccogliere il necessario. Il risultato dovrebbe essere, sfruttare le strutture esistenti e recuperare spazi vuoti dando così un senso di profondità, luce e vivibilità alla casa.
Ma mentre mi immedesimo e mi immagino disteso nella “nuova casa”, penso come staranno anche gli esseri viventi che abitano queste mura. Queste quattro righe le ho buttate giù per me, per scaricarmi un po’ in una sera di quelle in cui ti si accende la mente come un frullatore e proprio come questo: taglia sminuzza frulla i pensieri parole concetti senza portare a niente se non ad un forte senso di disperazione ed impotenza. Ho notato che in questi momenti scrivere ti serve a fermare quel maledetto frullatore ed a farlo funzionare come un cervello e come tale esprimere concetti. Qualcuno dirà ( Eh... hai scoperto l’acqua calda!) ed in fondo è vero.
Dicevo gli abitanti fissi, stanziali sono:
quattro pollastrelle Rosse (almeno loro) di nome Cò,Cò,Cò,Cò e tutti i santi giorni oltre a rispondermi quando le chiamo mi donano un ovetto ciascuna.
I pesci: loro un po’ bianchi, rosa e Rossi. Vivono sontuosamente in una grande vecchia vasca di cemento costruita per irrigare quando non era così facile accedere all’acqua. Per darvi l’idea delle dimensioni, da piccolo era
la mia piscina estiva. Loro non hanno nomi, li ho accolti quando qualcuno (con la scusa della vasca capiente) se né liberò. Da uno due, tre, quattro, cinque poi non sò ma ad ogni modo si sono riprodotti ed ora tra grandi e piccoli dovrebbero arrivare a 20. Non ci crede nessuno, ma anche loro fanno compagnia, ad osservarli se né ricava un senso di pace tranquillità e serenità, sopratutto se l’acqua è pulita. I gatti li vedono invece come una bella e buona colazione e sopratutto Miro prova a dedicarsi alla pesca ma credo, con scarsi risultati.
Miro:

fresco lucente delle sue e delle
altrei leccate, sempre in
bilico tra istinto cacciatore e dolcezza: vuol farsi accarezzare ma spesso gli sfuggono graffi e morsetti. Bello e fiero, infaticabile cacciatore, tutt’uno con il suolo quando prepara l’attacco con cura per farsi statua immobile come il Sacro Egizio; stiloso come il mai troppo compianto Bino! Il suo manto bianco e nero sembra indossato tanto è elegante il suo incedere: In una parola: Il Gatto!
Miro il fedele...Mah della bellissima compagna, Lei a differenza approfitta del momento in cui mi sdraio per avvicinarsi già in piena effusione, tradotto: “voglio grat. e carezze” coccolona. Per Miro: “madre” amante amica, seducente Troia, aulicamente Gatta. Coda eretta culo in fuori..... Cosciacorta Sissi!
Per ultima ma non per questo meno importante, anagraficamente la più piccola del gruppo ma con 19 Kg. di stazza(mi debbo trattenere, debbo trattenermi dal fluire spontaneo degli elogi e questo non è giusto, perché anche se non possono leggere né sentire ciò che sono e danno in termini di affetto li eguaglia. Quindi mi limiterò ad elencare:
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Canide dal pelo chiaro striato di grigio, trotterella come una donzella; coda, riposta in mezzo alle gambe quando al passo od a riposo annusa il territorio, si erge alta e ricurva verso la testa come una sciabola ottomana nel trotto od al galoppo. Circospetta, elegante nel suo essere selvaggio in due parole.... LUNIC@... La Lupa! 

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