domenica 2 agosto 2015

Quel 2 Agosto 1980

Quel giorno, alla tenera età di 20 con la spensieratezza, la luce negli occhi e l'arroganza della gioventù. Al casello autostradale di Bolzano riuscimmo (io e due amiche) appena in tempo a salire sull'auto di un gentile sconosciuto diretto a Vienna. La notizia deflagrò attraverso la radio di bordo.
Si spense quella luce e perlomeno per quel giorno prese il posto dell'indignazione, della rabbia, dell'odio.
Il giorno dopo a "Bad Voslau" cittadina alle porte di Vienna, partecipammo ad uno stage, un symposium di artisti provenienti da ogni parte del mondo. Fu una loro delegazione a proporci un concerto da svolgere nell'anfiteatro (in fase di ultimazione) costruito per accogliere le sculture ultimate sul posto.Riuscimmo ad organizzare il tutto per la sera.
Nel momento di silenzio lessero ognuno nella propria lingua un tratto del sermone di John Donn :

Nessun uomo è un'Isola,
intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del Continente,
una parte della Terra.
Se una Zolla viene portata via dall'onda del Mare,
la Terra ne è diminuita,
come se un Promontorio fosse stato al suo posto,
o una Magione amica o la tua stessa Casa.
Ogni morte d'uomo mi diminusce,
perchè io partecipo all'Umanità.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana:
Essa suona per te.John Donne

Lì Quel giorno la campana suonò per tutti noi : Giapponesi, Bulgari, Italiani, Sud Africani,Austriaci, Canadesi, Argentini Inglesi and so on. Idealmente quel giorno il Mondo si strinse attorno ai morti ed ai feriti.
Noi invece in un attimo divenimmo tutti un po' più vecchi!

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